I tappi delle bottiglie di vino non sono tutti uguali
Contrariamente alla credenza comune, i tappi non sono tutti uguali e possono impattare sul prodotto finale.
Nel mondo del vino, ogni dettaglio conta.
Dalla scelta del terreno al momento dell’imbottigliamento, ogni passaggio influisce sul risultato finale.
Ogni bottiglia racconta una storia e ogni sorso è un viaggio sensoriale. Eppure c’è un dettaglio spesso trascurato, ma in realtà di grande importanza: il tappo della bottiglia di vino.
Sì, esatto, proprio quel piccolo pezzo di sughero (o altro materiale, ma calmi che ci arriviamo!), che sigilla il contenuto della bottiglia.
Contrariamente alla credenza comune, infatti, i tappi non sono tutti uguali e possono impattare sul prodotto finale.
Ormai lo avrete capito: noi di Vinhood indaghiamo sul gusto, ma non solo.
L’importanza del tappo
Quando si parla di conservazione del vino, si tende a concentrarsi sulla cantina, sulla temperatura e sull’umidità: fattori che permettono che il tappo rimanga elastico e non si secchi: cosa che provocherebbe un ingresso eccessivo d’aria nella bottiglia, compromettendone il gusto.
Tuttavia, il tappo è una parte essenziale di questa equazione. È il guardiano del tesoro contenuto nella bottiglia, responsabile di proteggere il vino dagli agenti esterni che potrebbero comprometterne la qualità.
Ma la sua funzione va oltre la mera protezione: il tappo può influire direttamente sull’evoluzione del vino nel tempo e persino sul suo sapore finale.
La storia dietro il tappo
Prima di addentrarci nelle differenze tra i tappi, è importante capire la loro storia e il loro ruolo nel mondo del vino.
Tradizionalmente, i tappi di sughero sono stati i preferiti dai produttori di vino per sigillare le bottiglie. Il sughero offre un’ottima elasticità e permette al vino di invecchiare lentamente, mantenendo le sue caratteristiche organolettiche.
Tuttavia, negli ultimi decenni, sono emerse alternative ai tappi di sughero, come i tappi a vite e i tappi sintetici. Alternative che sono state adottate per affrontare le preoccupazioni riguardanti la contaminazione del sughero e la sua variabilità.
La variegata famiglia dei tappi
Come già accennato, in passato, il sughero era il re incontrastato dei tappi per il vino. Il suo uso è radicato nella tradizione e nella storia vitivinicola, conosciuto per la sua capacità di adattarsi alla forma del collo della bottiglia, garantendo un sigillo ermetico. Ma negli ultimi decenni, sono emersi altri materiali, ognuno con i propri vantaggi e svantaggi.
- Tappi di sughero naturale: sono realizzati da materiale proveniente dalla corteccia di quercia, offrendo un’eccellente capacità di sigillatura e permettendo una lenta ossidazione del vino. Tuttavia, la loro produzione può variare in base alla qualità del sughero . Ancora oggi, molti produttori preferiscono il sughero naturale per la sua tradizione e per le sue proprietà di elasticità. Questo permette al tappo di adattarsi perfettamente alla bottiglia, riducendo al minimo l’ingresso di ossigeno. Tuttavia, il sughero naturale può essere soggetto a difetti come la contaminazione da TCA (tricloroanisolo), un composto chimico che può causare difetti nel vino, che può dare al vino l’odore tipico di “tappo”.
- Tappi di sughero tecnico: per superare i problemi di contaminazione del sughero naturale, sono stati sviluppati tappi di sughero tecnico. Questi sono realizzati con granuli di sughero compressi, eliminando così la possibilità di TCA. Offrono un’ottima tenuta, ma alcuni puristi ritengono che possano compromettere leggermente l’evoluzione del vino.
- Tappi a vite: semplificando l’apertura della bottiglia, i tappi a vite sono diventati sempre più popolari, specialmente per i vini giovani e freschi. Garantiscono una sigillatura ermetica e riducono il rischio di contaminazione da TCA. Tuttavia, c’è ancora una percezione tradizionale che i tappi a vite siano associati a vini di qualità inferiore, sebbene questa sia una credenza in gran parte superata.
- Tappi sintetici: realizzati in plastica, i tappi sintetici offrono una sigillatura affidabile e uniforme. Sono privi di TCA e possono essere personalizzati con diversi colori e design. Tuttavia, alcuni critici sostengono che possano alterare l’evoluzione del vino a lungo termine.
L’impatto sul gusto
La scelta del tappo può influire significativamente sul gusto e l’evoluzione del vino. I tappi di sughero, per esempio, permettono una micro-ossigenazione che aiuta il vino a invecchiare in modo equilibrato, sviluppando complessità e profondità. Tuttavia, la contaminazione da TCA può portare, come detto sopra, a difetti come l’aroma di tappo, compromettendo la qualità del vino.
I tappi a vite, invece, offrono una sigillatura ermetica che protegge il vino dalla contaminazione e dalla ossidazione eccessiva, mantenendo la freschezza e la vivacità dei vini giovani. Tuttavia, alcuni ritengono che la mancanza di micro-ossigenazione possa limitare l’evoluzione del vino nel tempo.
In conclusione, i tappi delle bottiglie di vino non sono tutti uguali. Ogni tipo di tappo ha i suoi vantaggi e svantaggi e può modificare il gusto e l’evoluzione del vino in modi diversi. La scelta del tappo dipende spesso dallo stile del vino, dalle preferenze del produttore e dalle considerazioni di mercato.
Noi, dal canto nostro, continueremo a esplorare le varie sfaccettature del mondo del vino per offrire ai nostri lettori e clienti una visione sempre approfondita e informata.
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