Tags:

Il tè in Malawi

Sapete che in Africa possiamo trovare alcuni fra i principali paesi produttori di tè? Dato che quest’anno ricorre un anniversario particolare, questo mese voglio portarvi in Malawi.

Gabriella Lombardi
Gabriella Lombardi
tè malawi

Sapete che in Africa possiamo trovare alcuni fra i principali paesi produttori di tè? 

Dato che quest’anno ricorre un anniversario particolare, questo mese voglio portarvi in Malawi. Questa piccola nazione è stata la prima a coltivare il tè su scala commerciale e, ad oggi, nonostante le sue esigue dimensioni, è al secondo posto tra le nazioni africane per volume di esportazioni, superata solo dal Kenya. 

tè malawi

UN PO’ DI STORIA

Prima di ottenere l’indipendenza dalla Gran Bretagna nel 1964, nel Nyasaland (così era il suo precedente nome), si coltivava tabacco già dagli anni ’60 dell’Ottocento. Era una coltura particolarmente diffusa, tanto che ci volle tempo prima che venisse soppiantata (o per meglio dire, accompagnata) dal tè. I primi tentativi di coltivare le foglie del tè vennero sperimentati dal 1878. In questo momento storico, una figura di spicco fu il missionario scozzese Dr Elmslie, che coltivò piante dai semi acquistati nei giardini botanici di Edimburgo. 

Ma erano ancora iniziative di piccoli privati: per una coltivazione su larga scala bisogna aspettare il 1891, quando Henry Brown, coltivatore di caffè proveniente dallo Sri Lanka, iniziò a piantare semi di tè nelle sue tenute. Per qualche decennio la situazione rimase stabile, poi il crollo del mercato del tabacco nella prima metà del XX secolo aiutò l’espansione della coltivazione del tè.

Ad oggi, più del 93% del tè è prodotto da aziende private e rappresenta circa l’8% dei proventi delle esportazioni; la maggior parte delle colture si concentrano nelle zone di Mulanje e Thyolo, entrambe localizzate nella regione meridionale del paese. I tè lavorati in Malawi sono principalmente neri CTC (Crush, Tear, and Curl, questo metodo permette di ottenere frammenti di foglie di piccole dimensioni, ideali per i blends e le bustine) che vengono venduti in tutto il mondo attraverso le aste di Limbe e per contratto privato. 

Negli ultimi anni, come conseguenza del cambiamento climatico, le temperature più elevate e le precipitazioni irregolari hanno portato a una riduzione del raccolto e all’indebolimento delle piante.  Per far fronte a questa nuova sfida, la Tea Research Foundation (fondata a Mulanje) è molto attiva nella sperimentazione e nella sostituzione di vecchie piante con cloni a maggior rendimento.

 LE PRINCIPALI ZONE DI PRODUZIONE 

Thyolo

Questa provincia, situata nel sud del Paese, si sviluppò come regione di coltivazione del tè a partire dagli anni ’20, quando sempre più agricoltori decisero di convertire terreni precedentemente destinati alla produzione di gomma e tabacco. Una curiosità: si scrive Thyolo  ma si pronuncia cho-lo. Ad oggi le principali aziende della zona sono Satemwa Tea Estate, Naming’omba Tea Estate e Eastern Produce Malawi Ltd. 

Le tre aziende condividono una storia dai tratti comuni: fondate da coloni che decisero di convertire la coltura in tè, seppero reggere ai vari cambiamenti del mercato e ad espandersi nei terreni limitrofi. Si differenziano per la gamma di prodotti di riferimento: Satemwa, produttrice di oltre due mila tonnellate di tè l’anno, produce tè neri CTC insieme ad una gamma di eccellenti tè orthodox (a foglia intera) neri, bianchi, verdi, oolong, fermentati, affumicati e aromatizzati per il mercato degli Specialty

Naming’omba, dal canto suo, venne rilevata da un’azienda locale nel 2012 dopo aver vissuto una storia particolare: il fondatore, Malcom Barrow, fu un personaggio di spicco della politica del Malawi. Produce tè neri CTC molto forti e dalle note maltate e tè neri decaffeinati. 

Infine, Eastern Produce Malawi Ltd è un’azienda dalla vocazione più interregionale, avendo sedi anche in Kenya e Sudafrica; essa delega la coltivazione di tè a diverse migliaia di piccoli proprietari terrieri, con l’obiettivo di dare sostentamento alle popolazioni del luogo, nel nome del rispetto e della sostenibilità.

Mulanje

Mulanje si trova nell’angolo sudorientale del Malawi. Le due città distano solamente quaranta chilometri ma possiedono peculiarità non indifferenti dal punto di vista del territorio: la zona di Mulanje è infatti dominata dal monte Mulanje, un imponente massiccio roccioso, alle pendici del quale troviamo le colture di tè. 

La piantagione più antica della zona è Lujeri Tea Estate, che acquista le sue foglie dal Sukambizi Association Trust, un’organizzazione di piccoli produttori di tè costituita per dare ai coltivatori più potere nella negoziazione dei prezzi. L’azienda ad oggi conta 5700 membri che producono più di un milione e mezzo di chili di tè nero CTC. La Lujeri è molto impegnata nella difesa e educazione ai diritti degli agricoltori: ha istituito corsi gratuiti con l’obiettivo di formare nuovi lavoratori nella consapevolezza delle buone pratiche. Tra le altre cose, l’azienda possiede anche un vivaio per propagare piantine di alta qualità.

tè malawi

I 100 ANNI DI SATEMWA

Come anticipato all’inizio dell’articolo, quest’anno in Malawi si festeggia un anniversario importante: il centenario della fondazione di Satemwa Tea Estate. Per l’occasione sono riuscita ad intervistare il titolare dell’azienda, Alexander Kay

Buongiorno Alexander, ci racconti un po’ di lei e di come nacque la sua passione per il tè. 

Mi chiamo Alexander Kay, ho 49 anni e sono un produttore di tè di terza generazione. Insieme ad un gruppo di appassionati di tè, gestisco le attività quotidiane di Satemwa. Oltre a gestire l’azienda, sono anche coinvolto nella Tea Research Foundation (TRF), un istituto che fa ricerca scientifica sul tè da oltre 60 anni.

Siamo già costretti ad una piccola digressione: ci dica qualcosa sul TRF, a che cosa serve?

Il TRF aiuta ad indirizzarci sulle scelte per il futuro: con gli effetti del cambiamento climatico e del mutamento del comportamento dei consumatori a livello globale, bisogna appoggiarsi alla ricerca per mantenere sostenibile l’industria del tè malawiana e regionale. Grazie a conoscenze scientifiche possiamo fare scelte oculate tenendo conto del territorio, pianificando l’irrigazione e studiando metodi alternativi per i fertilizzanti artificiali. 

Tornando a noi, come nacque Satemwa?

Satemwa Tea Estate venne fondata nel 1923 da mio nonno, McClean Kay. Mio nonno era un coltivatore di gomma, ma da subito comprese le potenzialità del tè: ricordo ancora quanto spesso soleva raccontarmi la genesi dell’azienda e di quanto fosse fiero della sua scelta. 

Una passione di famiglia insomma. E che tipologie di tè produce?

L’azienda ha avuto una storia particolare: partì dal tè nero orthodox per poi, negli anni ’60, spostare la sua produzione verso il tè nero CTC. Per un po’ di anni siamo rimasti su questa tipologia di tè, ma da qualche decennio io e mio padre abbiamo deciso di reinserirci nel mercato dei tè a foglia intera e specialty

Da dove è sorta questa decisione di riconversione?

Ricordo il giorno come fosse ieri: stavo leggendo una rivista di tè e mi capitò un approfondimento sul tè bianco. Incuriosito ne parlai con mio padre e decidemmo insieme di iniziare ad innovare le nostre colture, provando nei giorni seguenti ad assaggiare e giocare con le foglie colte appena essiccate per capire da dove provenissero i vari gusti e profili aromatici. Abbiamo poi intrapreso una serie di viaggi in Oriente per comprendere meglio come funzionasse la produzione degli specialty teas. Ci siamo procurati le attrezzature per la lavorazione e, in men che non si dica, abbiamo creato una micro-fabbrica di tè a foglia intera di alta qualità che, oggi, è un po’ il nostro fiore all’occhiello. 

Un’avventura nell’Oriente, dev’essere stata un’esperienza interessante. Dove di preciso?

Abbiamo girato un po’: Sri Lanka, Giappone, Taiwan e Cina che è la culla della cultura del tè. 

Il sogno di tutti gli appassionati di tè. Tornando a noi, cosa c’è di particolare nel modo in cui Satemwa tratta la produzione del tè?

La cosa più interessante e curiosa di Satemwa è che produciamo tutti i diversi tipi di tè in un’unica tenuta: tè neri, bianchi, verdi, Oolong o Moolong, affumicati, post fermentati, erbe e fiori vengono lavorati nello stesso luogo, il che può portare talvolta a curiosi tentativi di combinazioni. 

Un’altra particolarità della produzione sono le colture che utilizziamo: giochiamo con vecchie piantine di Sinensis Sinensis, antiche varietà di Assamica o colture malawiane sviluppate dalla Tea Research Foundation, sperimentando e innovando per creare prodotti su misura per il singolo cliente. 

Tutta la nostra produzione è tracciata e tracciabile fino al livello del singolo raccoglitore e questo è meraviglioso perché dietro a ciascuna foglia di tè ci sono tante storie da raccontare. 

Dev’essere sicuramente arricchente. Ci potrebbe dire qualcosa sulle condizioni climatiche del terreno e del luogo dove lavorate?

Satemwa si trova nelle Shire Highlands, nella regione meridionale del Malawi. Qui nell’emisfero meridionale, le stagioni sono opposte: la primavera cade a settembre, giusto in tempo per far arrivare i tè freschi in Europa e Nord America per la stagione invernale. 

In generale tra dicembre e marzo/aprile il clima è caldo e piovoso; durante questa stagione produciamo circa l’80% della nostra produzione annuale di tè nero CTC ed è un periodo ottimo per produrre alcuni deliziosi tè verdi cotti al vapore. Da aprile ad agosto la stagione è più fredda e secca, con frequenti piogge di Chiperoni [un vento fresco e umido che porta un cielo nuvoloso e pioggerella costante nel sud del Paese durante l’inverno N.d.R.], condizioni ideali per la crescita dei nostri tè premiumInfine, da settembre le temperature iniziano a salire e si entra in una stagione calda e secca, con il raccolto delle nostre specialità primaverili a ottobre. 

Insomma, qualunque stagione è buona per coltivare e raccogliere tè. Per chiudere, ci racconti un po’ i vostri progetti e propositi futuri. 

Il mondo di Satemwa è un ecosistema straordinario di persone e comunità. Il nostro obiettivo è continuare a creare valore nel tè attraverso l’innovazione, l’equità e la sostenibilità, proteggendo allo stesso tempo le comunità con cui lavoriamo. 

I nostri progetti per il futuro sono continuare a tutelare l’ambiente e le risorse naturali circostanti e collaborare sempre più a stretto contatto con i nostri clienti, consumatori e partner fidati, in nome della trasparenza e della tracciabilità. Abbiamo grandi innovazioni in mente per il futuro. Non resta che continuare a lavorarci su, con determinazione e sicurezza, come era solito dire mio nonno. 

La ringraziamo per l’intervista concessaci: non ci resta che assaggiare le innovazioni di cui Satemwa è molto fiera!

tè malawi

Leggi anche