Gli amari e i liquori nel mondo di Vinhood

L’italiano, bevitore attento, quando è seduto a tavola, non guarda sempre e solo al vino come compagno di avventure. Sa che non c’è modo migliore di finire un pasto se non con un amaro. Ma quale si addice di più ai nostri gusti? Qui una breve guida per scoprirlo!

Redazione di Vinhood
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il mondo degli amari

STORIA DEGLI AMARI E DEI LIQUORI

La prima origine degli amari e dei liquori infusi in generale, è attribuibile al mondo arabo medievale, con la nascita della cosiddetta Alchimia a scopi medici, studiata a Baghdad da seguaci della scuola ippocratica come Avicenna e Rhazes. Con la parola “chimos” i greci usavano definire la linfa dell’albero, ma anche un qualsiasi tipo di estrazione vegetale allo scopo di creare infusi o decotti.

Le prime notizie ufficiali di una bevanda più simile ad un amaro è del 1300. L’alchimista catalano Arnaldo da Villanova, docente della prestigiosa Università di Montpellier, utilizzò un infuso di alcol ed erbe per curare un attacco di colite che aveva colpito papa Bonifacio VIII durante il Giubileo, e la notizia divenne quindi in breve tempo “virale”, dato il rinomato paziente. Arnaldo codificò la ricetta, insieme ad altri scritti nel De Aquis Medicinalibus.

Da quel momento in poi si diffuse presso molti monasteri e conventi la ricerca di questa tipologia di infusi, sempre per puri scopi medicamentosi, finché non si cominciò a prendere in considerazione l’utilizzo delle bevande “amare” anche per altri scopi.

Ci vollero più di 100 anni di studi e la passione del frate Jerome Maubec per dare alla luce il primo liquore amaro “ricreativo” della storia, lo Chartreuse Vert, nel 1737.

Negli anni a seguire il segreto per la creazione del liquore lascia le mura conventuali per diventare sempre di più una bevanda di creazione e consumo familiari e casalinghi; e in seguito vedere lo sviluppo e lo sbarco di varie ricette, alcune delle quali ancora oggi presenti, sul mercato.

L’Italia è attualmente la patria degli amari e dei liquori in genere, pare infatti che ci sia almeno una ricetta ufficialmente riconosciuta in ogni provincia del paese.

COS’E’ UN AMARO, COME E QUANDO BERLO?

Si può parlare di liquore amaro quando il prodotto è ottenuto da acquavite agricola di origine cerealicola, frutticola o enologica, (detto solvente), con infusione o aromatizzazione di erbe e sostanze alimentari come cortecce, bacche e radici (detti soluto).

Per legge l’amaro deve presentare un titolo alcolometrico minimo di 15°, e lo zucchero per litro deve essere sotto la soglia del 10%, altrimenti si parla di liquori.

I metodi produttivi degli amari e dei liquori sono molteplici e possono essere utilizzati tutti o in parte per ottenere il prodotto finito:

  • Infusione fredda o macerazione: erbe e spezie vengono messe per un periodo variabile a seconda della ricetta a bagno nell’alcool. Le infusioni possono essere uniche (tutte le erbe vengono messe insieme) o separate (ogni ingrediente viene infuso a se stante). 
  • Infusione calda: si riscalda il solvente, alcol o acqua che sia, per estrarre al meglio i principi aromatici e gustativi del soluto.
  • Aromatizzazione: realizzata mescolando e dolcificando infusioni già realizzate all’interno di una base alcolica.
  • Distillazione: utilizzata in presenza di erbe contenenti alcaloidi o per stabilizzare ed ottenere la massima aromaticità da una determinata pianta, frutto o altro ingrediente.

Il consiglio per consumare liquori ed amari è di farlo sempre in piccole quantità, preferibilmente a fine pasto. Le temperature di servizio possono variare in base ai gusti personali, alle indicazioni del produttore ed al contesto in cui vengono consumati.

LE VARIETA’ E I CARATTERI DEGLI AMARI

Secondo la legge italiana gli amari vengono classificati in base al tenore zuccherino e al rapporto amaro e aroma, pertanto si dividono in amarissimi, molto amari, aromatici, amari aromatici medi e amari molto aromatici.

Per noi di Vinhood, così come i vini, anche gli amari possono avere diversi #caratteri, ognuno reso distintivo da specifiche caratteristiche. 

#AUDACE

Gli amari #Audaci sono quelli dotati di amarezze più acute ed aromi strutturati e complessi. Possono conquistare il bevitore grazie al loro sapore estremo e deciso di erbe officinali, che supera la frontiera del gusto di molti. Da consumare alla fine di un pasto particolarmente “abbondante”, e dopo una bella tazza di caffè. Appartengono a questa categoria etichette come Braulio, Cynar o Unicum.

Per la loro spiccata propensione a note estreme, ricordano una persona avventurosa e sicura di sé, dallo spirito #Audace.

#RAFFINATO

I #Raffinati sono amari morbidi e di grande eleganza olfattiva e gustativa, a cui però non manca mai un pizzico di piacevole e speziata pungenza. Perfetti come digestivo ma anche come drink da “riflessione”. In questa categoria troviamo amari come Averna o Montenegro.

Per la loro eleganza ricordano una persona #Raffinata e discreta e dalla presenza sempre gradevole e composta.

#SOCIEVOLE

I liquori #Socievoli sono infusi dolci e morbidissimi, per nulla amari, in essi oltre alla nota zuccherina molto spiccata si distinguono chiaramente gli aromi dell’ingrediente principale usato per produrli. Si bevono quando si vuole concedere una coccola dolce al proprio palato, da non disdegnare anche in abbinamento ad alcuni dessert. La categoria comprende prodotti come Nocino, Crema di Caffè e Amaretto.

Ricordano persone dal carattere estremamente #Socievole, sincero e semplice, che sanno conquistarti per la loro schietta cordialità.

#IRONICO

Gli #Ironici si contraddistinguono per le note mentolate e di liquirizia estremamente riconoscibili, pur mantenendo freschezza e amarezza tipiche di queste bevande sono anche dolci e piacevoli per il palato. Per questo vengono spesso considerati classici amari da “shottino” rinfrescante. Fanno parte di questa categoria amari come lo Jagermeister o il Branca Menta.

Possono ricordare una persona particolarmente #Ironica, capace di dispensare sempre qualche battuta o freddura nel momento più adatto.

#SPENSIERATO

Negli #Spensierati rientrano tutti quei liquori a base di ingredienti come agrumi, frutta bacche o altro che oltre alla tipica nota dolce sviluppano anche una buona freschezza e una pungenza amara nel finale, dovuta oltre che all’ingrediente principale utilizzato nell’infusione anche all’alto volume alcolometrico. Da bere in ogni occasione ma assolutamente meglio se consumati in compagnia e sempre con parsimonia. Includono liquori classici come limoncello, mirto di sardegna e sambuca.

Ricordano una persona dal carattere #Spensierato, senza problemi, particolarmente ottimista e festaiolo.

#SAGACE

Gli amari #Sagaci si contraddistinguono per la loro facilità di bevuta e per essere adatti ai gusti di tutti, grazie ad un ottimo bilanciamento di acidità, dolcezza, amarezza e note aromatiche molto gradevoli al naso. Una buona idea è quella di farsene lasciare una bottiglia sul tavolo del ristorante alla fine di un pranzo con amici. In questa categoria rientrano amari come il Lucano o l’Amaro del Capo.

Ricordano una persona #Sagace, capace di adattarsi facilmente ad ogni situazione e sempre attenta ad ogni dettaglio.

E tu che amaro sei? A breve sarà disponibile il nostro test sugli amari!  

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